Autoritratti in nero di Philip Akkerman

Giorno dopo giorno, da più di trent’anni dipinge sempre e solo se stesso. L’olandese Philip Akkerman, in mostra a Torino, si concentra solo sulla “Black Matter”. Questa è la sua seconda personale da Guido Costa Projects, fino al 30 giugno.

Nessuna indagine psicologica. Nessuna ricerca antropologica. Solo pittura. È tutto quello di cui si nutre Philip Akkerman (Vaassen, 1957), che dal 1981 si dedica alla pratica dell’autoritratto, articolato in più di 3mila tavole, identiche nel formato, nella tecnica e nel punto di vista. Giorni, mesi, anni passati a dipingere alla maniera dei vecchi maestri. Rembrandt su tutti, che dell’autoritratto e dell’uso del chiaroscuro ha fatto una bandiera. Ora, a sette anni di distanza dal suo debutto in galleria, l’artista olandese offre una nuova selezione di 25 autoritratti a olio su masonite che nascono da una sottile declinazione della pittura nera, sperimentata in svariate densità e amalgama, in una brillante ricostruzione della storia della pittura dalle sue origini a oggi. Il soggetto è solo un pretesto per poter dipingere la pittura. Certo, con stili e tecniche diverse. Ma è pur sempre solo pittura.

Claudia Giraud

Torino // fino al 30 giugno 2013
Philip Akkerman – Black Matter
GUIDO COSTA PROJECTS
Via Mazzini 24
011 8154113
[email protected]
www.guidocostaprojects.com

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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