Ecco i gusti culturali di Papa Francesco. Marc Chagall nell’arte, Dostoevskij in letteratura. E al cinema “Il pranzo di Babette”: puritani sconfitti dalla felicità

“Il suo dipinto preferito? La Crucifixion blanche di Marc Chagall: l’ha sempre definito uno dei più bei quadri mai creati, diceva che qui la passione è serena e soffusa di speranza”. I media di tutto il mondo ne hanno – come era inevitabile – dissezionato l’esistenza, andando a cercare informazioni sulla sua vita, sulla sua […]

Il suo dipinto preferito? La Crucifixion blanche di Marc Chagall: l’ha sempre definito uno dei più bei quadri mai creati, diceva che qui la passione è serena e soffusa di speranza”. I media di tutto il mondo ne hanno – come era inevitabile – dissezionato l’esistenza, andando a cercare informazioni sulla sua vita, sulla sua formazione, sul suo passato, sulle sue passioni, dal calcio al ballo del Tango. Ma ancora nessuno era andato a ricercare notizie sulle preferenze culturali di Papa Francesco, o meglio sul Cardinale Jorge Mario Bergoglio: ora a farlo è Le Figaro Magazine, che ha sguinzagliato Christiane Rance per Buenos Aires sulle tracce di amici e parenti.
Ed è proprio il suo migliore amico, Padre Ricardo Crisólogo, a rivelare alcune gustose curiosità: di Chagall dicevamo sopra, ma le predilezioni del gesuita erano già ben definite e strutturate. Come in ambito letterario: “recitava spesso poesie di Hölderlin – ricorda l’amico -, e aveva una vera passione per l’impeccabile lavoro di Dostoevskij”, leggeva le opere di teologia di Romano Guardini – maestro di Joseph Ratzinger – e di Urs von Balthasar. E non sorprende, in un Papa vicinissimo ai gusti del popolo, l’attenzione al cinema: le sue radici italiane tornano nella predilezione per i film del Neorealismo e per l’attrice Anna Magnani.
Il film “elettivo”? L’amico Ricardo ricorda Il pranzo di Babette: per l’irruzione della felicità e della libertà nella tristezza quotidiana di una società di puritani. Più rivelatorio di cento Angelus…

– Massimo Mattioli

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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