Da un workshop all’altro, aspettando il Video Sound Art Festival. Alla Scuola di Cinema e Televisione di Milano si impara videomapping: suggestioni urbane raccolte e proiettate su tele 3D

La chiamata alle armi è partita lo scorso mese di novembre e dunque siete tutti avvisati. In primavera si rinnova l’appuntamento con il Video Sound Art Festival, che dopo un primo incontro sperimentale al Castello di Abbiategrasso ha trovato stabilmente casa a Milano: dividendosi tra la Scuola di Cinema e Televisione e quel gioiellino di […]

La chiamata alle armi è partita lo scorso mese di novembre e dunque siete tutti avvisati. In primavera si rinnova l’appuntamento con il Video Sound Art Festival, che dopo un primo incontro sperimentale al Castello di Abbiategrasso ha trovato stabilmente casa a Milano: dividendosi tra la Scuola di Cinema e Televisione e quel gioiellino di ascendenze rinascimentali che è Villa Simonetta. L’idea è quella di tradurre, in salsa meneghina, format visti a Berlino (con Pictoplasma) e in altre piazze ben più abituate alle giovani miscele tra arti varie e nuove tecnologie: in programma una tre giorni, il prossimo maggio, ad alto tasso di sperimentazione, preceduta un intrigante calendario di workshop; sessioni creative dove, si sarebbe detto una volta, “imparare giocando”. Manipolando suoni ma soprattutto immagini, costruendo articolati sistemi di rappresentazione della realtà.
Il tema dell’edizione 2013 del festival è La forma della città, ispirata a dichiarati riferimenti pasoliniani e volontariamente declinata attraverso l’uso disinvolto del video-mapping: il compito è quello di leggere il tessuto urbano, registrarne l’anima e tradurne le suggestioni con i succosi effetti speciali garantiti da motion graphics e dintorni. L’open call lanciata su web invita i creativi a farsi avanti, loggando su youtube e vimeo lavori che entreranno – previa selezione – tra le opere in visione durante i giorni del festival. Per chi non si sente pronto a gettarsi nella mischia, o ha voglia di provare a migliorarsi, continua alla Scuola di Cinema il calendario di workshop avviato a dicembre con François Vogel. In questi giorni tocca al giovane collettivo Pistol Shrimp: geografi del contemporaneo, che insegnano a mappare oggetti, spazi e ambienti; e poi a rielaborare il tutto, proiettando le immagini su contesti altri, che vanno dagli oggetti più semplici fino alle facciate di edifici e palazzi. Prossimo appuntamento, a febbraio, con il seminario sul motion picture condotto dall’art director degli MTV Europe Music Awards Ced Pakusevskij e con quello tenuto dai bolognesi Apparati Effimeri. Specializzati nel mappare e manipolare immagini naturali, facendo di alberi e arbusti inattesi supporti per la proiezione di eclettiche scenografie.

– Francesco Sala

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Francesco Sala

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