Günther Förg: sempre più vicino

Le stanze di Giò Marconi sono ciascuna di un colore diverso. Il giallo, il rosso, il bianco, il verde, e il blu racchiudono decine di tele alle pareti. La distanza del tempo, misurata da Günther Förg, dipinge segni come graffi, rune verticali e orizzontali. A Milano fino al 26 gennaio.

Le tele di Günther Förg (Füssen, 1952; vive a Colombier) allestite in galleria sono oltre la decina: graffiti pittorici, segno del tempo che rimane marchiato, siglato come quello trascorso. Gli acrilici di diverso formato, tutti realizzati tra il 2005 e il 2006, si raccolgono attorno al punto focale di Closer, titolo di questa personale dell’artista tedesco, fortemente voluta da Giò Marconi. Il centro del percorso infatti è il dipinto di 12 metri, suddiviso in lunghezza da tre tele, e realizzato nel 2005. L’unica sala bianca della galleria ospita quindi uno fra i più grandi grid painting, proposti negli ultimi anni, e derivato da dipinti quali La morte di Marat di Edvard Munch, opera figurativa il cui primo piano e sfondo sono costituiti da intersezioni di linee astratte, verticali e orizzontali, di differenti colori.

Ginevra Bria

Milano // fino al 26 gennaio 2013
Günther Förg – Closer
GIO’ MARCONI
Via Tadino 15
02 29404373
[email protected]
www.giomarconi.com

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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