Altro che l’Hitler di Cattelan nel Ghetto di Varsavia, quest’opera è dipinta con le ceneri di ebrei morti nel campo di concentramento polacco di Majdanek. A infrangere il nuovo tabù l’artista svedese Carl Michael von Hausswolff

Una premessa è necessaria: trattare di simili temi, con la sintesi impostaci dal mezzo, non ci piace troppo. Però la notizia ha rapidissimamente invaso i media di tutto il mondo, per cui ne riferiamo a beneficio di pura informazione. Certo, tutti coloro che hanno dibattuto sull’opportunità di collocare nel Ghetto di Varsavia Him, l’installazione di […]

Una premessa è necessaria: trattare di simili temi, con la sintesi impostaci dal mezzo, non ci piace troppo. Però la notizia ha rapidissimamente invaso i media di tutto il mondo, per cui ne riferiamo a beneficio di pura informazione. Certo, tutti coloro che hanno dibattuto sull’opportunità di collocare nel Ghetto di Varsavia Him, l’installazione di Maurizio Cattelan con Hitler genuflesso, avranno nuovi argomenti per le loro argomentazioni attorno alla memoria dell’Olocausto.
Già, perché proprio in Polonia l’artista svedese Carl Michael von Hausswolff è sotto inchiesta per aver dipinto una sua opera – la vedete nella foto sopra – con ceneri raccolte nel campo di concentramento polacco di Majdanek. E le prime indagini sembrano confermare le sue affermazioni, e quindi fugare le illazioni di chi vedeva nella rivendicazione di Hausswolff – che oltretutto potrebbe condurlo in carcere – solo una ricerca di sensazionalismo.
L’opera, dal titolo Memory Works, sarebbe dipinta utilizzando ceneri raccolte nel 1989, durante una visita dell’artista ai forni crematori: ed i portavoce di Majdanek confermano che all’epoca c’erano reperti facilmente avvicinabili dai visitatori, ed anche che il sito era sprovvisto di videosorveglianza. Nessun commento da Martin Bryder, proprietario del Bryder Gallery di Lund, in Svezia, dove il dipinto è stato esposto per tre settimane tra novembre e dicembre 2012.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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