Osvaldo Paniccia è morto davvero? E verrà invitato alla Biennale di Venezia da Massimiliano Gioni? Non si fermano i lazzi nonostante la scomparsa del maestro

E dopo che Marco Giusti, su Dagospia, ha implorato Massimiliano Gioni di ospitare alla Biennale di Venezia la incontornabile “Natura Morta Con Gamberi”, non potevamo anche noi non dedicare un ultimo accorato articolo in morte del maestro Osvaldo Paniccia, scomparso in questi giorni nella sua Terracina. Perché, a quanto pare, di Paniccia non si riesce […]

E dopo che Marco Giusti, su Dagospia, ha implorato Massimiliano Gioni di ospitare alla Biennale di Venezia la incontornabile “Natura Morta Con Gamberi”, non potevamo anche noi non dedicare un ultimo accorato articolo in morte del maestro Osvaldo Paniccia, scomparso in questi giorni nella sua Terracina. Perché, a quanto pare, di Paniccia non si riesce a parlare che in toni sopra le righe neppure dopo il trapasso. Non per mancanza di rispetto, beninteso, ma per quel trasportante senso di simpatia e empatia che l’anziano maestro scoperto dall’inaggettivabile critico Andrea Dipré e lanciato nelle peggiori tv locali d’Italia (ora anche su Sky), ma soprattutto su YouTube dove gli spezzoni delle televendite sono diventati dei cult da decine di migliaia di “spettatori”.
Un artista che lascia “un vuoto incolmabile nel mondo delle espressioni facciali”, chiosa un commentatore sul sito web del quotidiano Pubblico di Luca Telese. Senza dubbio Paniccia, volenti o nolenti noialtri dell’arte “ufficiale”, era uno degli artisti italiani più famosi in assoluto. Conosciuti anche dalla gente normale, non solo dagli addetti ai lavori, dai critici, dai curatori e dai collezionisti à la page. Lo dimostra l’impennata di contatti che ieri ha avuto il nostro sito, analizzando le statistiche abbiamo scoperto perché: migliaia e migliaia di persone che cercavano “Osvaldo Paniccia morto” sui motori di ricerca e arrivavano agli articoli che in passato avevamo dedicato al pittore autore di fulminanti truism tipo “L’arte prima si pensa e poi si fa”. Roba da fare impallidire Jenny Holzer e Barbara Kruger messe insieme.
E mentre ci dilettiamo nella lettura del blog “Il Morto del Mese”, che dedica la prima pagina al Paniccia (mentre per il mese di novembre le votazioni sono in corso, Gae Aulenti è in eccellente posizione), non possiamo che allinearci alla chiusura dell’articolo: “non ridere di Osvaldo Paniccia perché Osvaldo Paniccia sei anche tu”. Ad ogni modo, mentre ci gustiamo per l’ennesima volta l’intervista integrale di Andrea Dipré a Paniccia, abbiamo tentato di lasciarvi con un filo di speranza: pare, infatti, che la notizia della morte sia partita dalla pagina Facebook di un altro artista della “scuderia” di Diprè, quel Fabrizio Spagiari che si definisce un creativo capace ”di dipingere ma anche di mandarti a fare in culo”. Dunque, Paniccia è morto davvero o si è trattato di una trovata della macchina mediatica di Diprè per acquisire ulteriore visibilità sui suoi artisti? Chiamata la ditta di onoranze funebri, tuttavia, abbiamo avuto la triste conferma: “i funerali del maestro si sono tenuti ieri alle 15…”.

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