Ossimori napoletani. Musei chiusi o congelati, biblioteche depredate: ma la gente fa la fila per i Martedì dell’Arte al Teatrino di Corte di Palazzo Reale

In un Paese corrotto e disonesto, in una città contraddittoria e feroce come Napoli, può accadere qualsiasi cosa. Può accadere che il Pan e il Madre, i due musei contemporanei pressoché nuovi di zecca, dopo aver scialacquato senza attenzione tirino avanti con programmi squadernati, o che una biblioteca straordinaria come quella dei Girolamini diventi oggetto […]

In un Paese corrotto e disonesto, in una città contraddittoria e feroce come Napoli, può accadere qualsiasi cosa. Può accadere che il Pan e il Madre, i due musei contemporanei pressoché nuovi di zecca, dopo aver scialacquato senza attenzione tirino avanti con programmi squadernati, o che una biblioteca straordinaria come quella dei Girolamini diventi oggetto indisturbato di rocambolesche ruberie, o ancora che reiterati e inascoltati crolli minaccino di seppellire per sempre Pompei, come non è riuscito a fare neppure il temutissimo “sterminator Vesevo”. Ma accade anche che in un giorno laborioso d’inizio settimana, a metà pomeriggio, lunghe file di napoletani di tutte le età aspettino quieti, in fila, il proprio turno per ascoltare una lezione di storia dell’arte. L’Italia, Napoli e gli ossimori di questi tempi.
L’iniziativa si chiama Martedì dell’Arte, si tiene al Teatrino di Corte di Palazzo Reale, organizzata dalla Fondazione Napoli 99 e da Tomaso Montanari che ne è il curatore: titolo L’altra lingua degli italiani: l’arte figurativa, il paesaggio e l’identità nazionale. Il primo incontro – quando abbiamo notato le file – si è tenuto lo scorso 9 ottobre, protagonista Salvatore Settis sul tema Perché nacque la storia dell’arte (da Policleto a Vasari), mentre il prossimo appuntamento è per martedì 30 ottobre con Vittorio Gregotti, tema Linguaggio e società civile nell’architettura italiana dell’ultimo mezzo secolo. A seguire martedì 6 novembre con Chiara Frugoni, titolo La prima rappresentazione del Buon Governo, e la fondazione dell’identità artistica e spirituale italiana, il 13 novembre con Flavio Fergonzi – L’alterna funzione civile di un simbolo: il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo -,il 20 novembre con Michele Mariotti – La funzione civile della musica e dei suoi luoghi, la Traviata -, il 27 novembre con lo stesso Tomaso Montanari , tema La gloria e la fama italiana. Arte figurativa e identità nazionale.

– Ivana Porcini

www.palazzorealenapoli.beniculturali.it

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Ivana Porcini

Ivana Porcini

Ivana Porcini (Napoli 02/08/71), laureata in lettere moderne e conservazione dei beni culturali. Specializzata in storia dell’arte, docente di Pedagogia dell’arte presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, scrittrice, docente di italiano e latino, gallerista. Ha curato numerose mostre di…

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