Fiac 2012. Tentativo di sorpasso su Frieze

Parigi, 18-21 ottobre 2012. Proprio all'ombra di Frieze, durante il consueto terzo fine settimana del mese, inaugura la 39esima edizione di FIAC. E il mondo dell’arte riparte per un’altra capitale, che risponde a stretto giro di posta. La domanda è: una delle due fiere è destinata a soccombere o la dieci giorni in giro per l’Europa diverrà un must per i collezionisti d’oltreoceano?

Dalle 194 gallerie presenti nel 2010 a un numero più ridotto (168) nel 2011, quest’anno la presenza di spazi, provenienti da 24 Paesi nel mondo e dedicati alla vendita di opere moderne e contemporanee, si è assestato a 182. Nutrita la presenza italiana a Parigi, con 12 gallerie alla FIAC: Artiaco, Napoli; Continua, Beijing, Boissy-le-Châtel e San Gimignano; Raffaella Cortese, Milano; Massimo De Carlo, Londra e Milano; Tiziana Di Caro, Salerno; kaufmann repetto, Milano; Francesca Minini, Milano; Massimo Minini, Brescia; Monitor, Roma; Franco Noero, Torino; Tucci Russo, Torre Pellice; T293, Napoli e Roma e Tornabuoni Arte di Firenze.
Sfidando il nuovo rigore stana-ricchi imposto da Hollande e l’insistente perdurare di una contingenza economica oscura, che teme qualsiasi visione a lungo termine, FIAC si preannuncia bella tra le belle, forte di una nuova, ritrovata veste. Tutti gli espositori, e le oltre 3.000 opere d’arte presenti in questa edizione, verranno posizionati non solo nel maestoso palazzo del Grand Palais ma anche, per la prima volta dal restauro subito lo scorso anno, nel rinnovato Salon d’Honneur. Cuore storico dell’insieme architettonico che compone la navata della Galleria Nazionale, il Salon d’Honneur per questa edizione ospiterà le gallerie specializzate sia in moderno che in contemporaneo, mentre al Livello 1 si stanzieranno le gallerie che rappresentano la scena dell’arte emergente e il curioso settore Lafayette. Supportata dalla catena delle Galeries Lafayette, la sezione sottolinea con maggiore forza le vere novità e quest’anno prevede un allestimento connotato di 10 gallerie, europee e non, che presentano giovani artisti selezionati da una giuria indipendente di curatori internazionali (tra i quali Jean de Loisy, presidente del Palais de Tokyo, e Alessandro Rabottini della GAMeC di Bergamo). Si ricorda, fra i prescelti del settore Lafayette: Tiziana Di Caro, Salerno; Essex Street, New York; Neue Alte Brücke di Francoforte.

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Laurent Grasso – Anechoïc Pavillon – 2011 – Valentin

Sperando nella clemenza autunnale di condizioni meteo stabili (per questo rimandiamo alle previsioni del nostro Pericle Guaglianone, a breve online), l’edizione 2012 di FIAC amplifica il proprio programma esterno al Grand Palais, dopo che l’anno scorso era stato ridotto a causa di alcuni cantieri. Quest’anno l’idea è quella che la fiera si espanda in tutta la città. Dai Giardini delle Tuileries al Jardin des Plantes fino al Museo nazionale di storia naturale, l’intensificazione del programma passa attraverso performance, film e conferenze. D’altro canto, in collaborazione con le maggiori istituzioni culturali della città, le migliori gallerie d’arte di Parigi hanno creato iniziative come il Parcours Privé ed eventi notturni.
Dunque, per la rassegna di arte en-plein-air, dal titolo Hors les Murs, FIAC 2012 propone la settima edizione di arte nei Jardins des Tuileries, con una serie di imponenti sculture, installazioni ed opere effimere, allestite nei prati, nelle fontane, nei sentieri e tra i cespugli dei rinnovati giardini, realizzate da artisti quali Mircea Cantor, Jeppe Hein, William Kentridge e Gerhard Marx, Marc Quinn, Pascale Marthine Tayou. I Jardins des Plantes del Museo Nazionale di storia naturale ospitano invece le opere ispirate ai temi della natura, dell’ambiente e della biodiversità realizzate da artisti quali Jennifer Allora & Guillermo Calzadilla, Yto Barrada, Loris Cecchini, Odile Decq, Mark Dion, Lucy + Jorge Orta, Jean Tinguely e Nico Vascellari. Quest’anno una sezione per le sculture di grandi dimensioni è ospitata nella suggestiva Place Vendôme, con tre nuove monumentali sculture di Jaume Plensa presentate dalla Galleria Lelong di Parigi, mentre l’Esplanade des Invalides presenta Sacrilege, il sacrilego tempio gonfiabile di Stonehenge di Jeremy Deller.

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Thomas Rentmeister – Untitled (Sugardune) – 2007 – Ellen De Bruijne Projects

Dopo la consacrazione di artisti quali Thomas Hirschhorn, Tatiana Trouvé, Mircea Cantor, gli artisti nominati per l’edizione 2012 del Premio Marcel Duchamp sono Valérie Favre (Jocelyn Wolff, Parigi), Daniel Dewar & Grégory Gicquel (Loevenbruck, Parigi), Bertrand Lamarche (Poggi, Parigi) e Franck Scurti (Michel Rein, Parigi).
Capitolo mostre. Fra le rassegne da non perdere nella capitale francese, prima di tutto Edward Hopper alle Galeries Nationales du Grand Palais; Antoni Muntadas Manuel Álvarez Bravo al Jeu de Paume; Bertrand Lavier, Adel Abdessemed e Mircea Cantor al Centre Pompidou; Urs Fischer presso la Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts; Roman Ondak e Bertille Bak al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris; Fabrice Hyber e Ryan Gander negli spazi del Palais de Tokyo assieme a Neil Beloufa, vincitore dell’Audi Talents Awards/Contemporary Art 2011 ed Helen Marten, vincitrice del Prix Lafayette 2011.
Non crediate tuttavia di sfuggire alla logica delle fiere “off”, che anche a Parigi non manca. Ce ne sono almeno quattro da segnalare. Alla Bourse du Commerce, ovverosia sostanzialmente con vista Louvre, si svolge la quarta edizione parigina di Cutlog. Quest’anno l’estetica dominante è quella delle fanzine Anni Ottanta e il parterre di gallerie partecipanti piuttosto composito. Nutrita la delegazione italiana, con Arting159 di Lissone, Centro Steccata di Parma, Edward Cutler, Fabbrica Eos, Angel Art, Magrorocca ed MC2 da Milano, Artistocratic e OltreDimore da Bologna, Gasparelli da Fano, Giampiero Biasutti da Torino e Romberg da Latina. Due i premi collegati alla fiera, l’uno rivolto alle gallerie (il miglior stand, per intenderci) e sponsorizzato dalla Banca Pictet – e in giuria c’è anche Artribune -, l’altro promosso dalla celeberrima emittente Arte e che aggiudicherà il premio a un artista emergente.

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Sophie Calle – Silence – 2012 – Galerie Perrotin

In rue de Turenne (siamo nel Marais), a Le Garage, è invece allestita la settima edizione di Slick. Dominante di gallerie parigine e – udite, udite – e di gallerie provenienti da altre città francesi, come Lione e Reims. Anche qui l’Italia marca il territorio, visto che uno stand se l’è accaparrato Massimo Carasi di Milano. Sempre nel Marais, e anche per lei settima edizione, merita una tappa Show Off, che nella sua versione 2.0 è dedicata ai nuovi media con la supervisione di Dominique Moulon. Non è dato di sapere molto di più, poiché il sito della fiera annuncia il programmo completo per… fine settembre.
Per i completisti, il quarto appuntamento è per Art Elysées, che giunge così alla sesta edizione. Qui si tratta di arte moderna e contemporanea “classica” con 65 gallerie ed forte è la liason con la vicina Design Elysées.
Ma l’evento degli eventi, è inutile negarlo, sarà un altro. Perché Larry Gagosian sceglie proprio la Parisian Week per inaugurare – con Anselm Kiefer – la sua seconda e monumentale galleria parigina. Architettura firmata da Jean Nouvel insieme ad HW architecture, 1.650 mq su due piani in un edificio degli Anni Cinquanta, zona industriale di Bourget. Va da sé che una photogallery arriverà prestissimo.

Ginevra Bria

www.fiac.com
www.cutlog.org
www.slickartfair.com
showoffparis.fr
www.artelysees.fr

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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