Quando l’immagine è elusiva. Congost a Verona

“Paradigm” di Carles Congost è un video fatto di risonanze, illuminazioni, incubi. Un giallo perfetto, ma senza vera soluzione. Una narrazione che perviene solo per indizi, ribaltamenti, scarti. Da Artericambi, fino al 15 settembre.

Io lavoro con l’impotenza, con l’ignoranza”, ha scritto Samuel Beckett. Ebbene, il videoartista spagnolo Carles Congost (Olot, 1970; vive a Barcellona) potrebbe dire: “Io lavoro con le immagini, per far vedere una storia che procede solo per fallire”. Era così per i precedenti video intessuti di un umorismo acido, di sequenze scomposte, di The end paradossali. Lo è ancora di più per quest’ultimo (Paradigm), anche se, a prima vista, potrebbe far pensare al calco di un film poliziesco americano: una vettura sospetta, due sbirri, l’immancabile ispezione.
In realtà tutto è sempre sul punto di accadere, ma non accade mai. E anche se Congost ricorre alla tecnica del ralenti, nell’intento di dilatare il processo narrativo, l’occhio non trova varchi per entrare nel segreto della scena. È come per l’ingrandimento fotografico: ampliando, non si fa che ampliare “la grana della carta” e disfare l’immagine. Anche in Paradigm non si arriva a chiarire gli sguardi e i gesti dei personaggi, ma solo a scoprire che c’è qualcosa di indicibile dietro ogni immagine.

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Carles Congost – Paradigm – veduta della mostra presso la Galleria Artericambi, Verona 2012

Così quella di Congost diventa la filosofia della verità nascosta, della traslazione continua di senso. Perchè i due personaggi fermati sembrano scambiarsi il ruolo di colpevoli? Perché i due poliziotti all’inizio minacciosi e autoritari si rivelano poi di una sensibilità melodrammatica? Soprattutto perché l’inquietudine che attraversa l’intero video si apre alla fine a una sorta di festoso “gaudeamus” che trascina nell’happy end un gruppo di bambini? Forse Congost vuole alludere all’Altro che è in noi, all’inconscio: a ciò che non è riconducibile a un’idea chiara e distinta, a ciò che noi non nominiamo nemmeno a noi stessi quando ci definiamo.

Luigi Meneghelli

Verona // fino al 15 settembre 2012
Carles Gongost – Paradigm
ARTERICAMBI
Via Cesari 10
045 8403684
www.artericambi.org

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Luigi Meneghelli

Luigi Meneghelli

Laureato in lettere contemporanee, come critico d'arte ha collaborato e/o collabora a quotidiani (Paese Sera, L'Arena, L'Alto Adige, ecc.) e a riviste di settore (Flash Art, Le Arti News, Work Art in progress, Exibart, ecc.). Ha diretto e/o dirige testate…

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