Il lavoro oggi? Poco, ma soprattutto diverso rispetto a qualche decennio fa. Fotografare la fatica nell’era dell’immateriale: è la sfida del neonato Premio Graziadei Studio Legale, in partnership col Macro

Come è diventato solitario, tecnologico, fluido, impalpabile e scarsamente catalogabile il lavoro, in questo XXI secolo. E pensando al Novecento, la sensazione è che il processo di mitizzazione di volti, oggetti, gesti, eventi, sia passato attraverso quella fotografia documentaristica che aveva a disposizione parecchio materiale fisico, concreto, da catturare e interpretare. La sfida di oggi? […]

Come è diventato solitario, tecnologico, fluido, impalpabile e scarsamente catalogabile il lavoro, in questo XXI secolo. E pensando al Novecento, la sensazione è che il processo di mitizzazione di volti, oggetti, gesti, eventi, sia passato attraverso quella fotografia documentaristica che aveva a disposizione parecchio materiale fisico, concreto, da catturare e interpretare. La sfida di oggi? Trovare il linguaggio più consono a tradurre l’aspetto più effimero, immateriale e sfuggente della contemporaneità. Generando un immaginario credibile.
La rappresentazione delle nuove forme del lavoro attraverso diversi approcci fotografici è il tema indagato dalla XI edizione di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma e dell’annesso, nuovissimo Premio Graziadei Studio Legale. Un premio che conferma l’impegno di Studio Legale nella promozione dell’arte contemporanea, attività parallela a quella professionale di natura giuridica: lo spazio, che ha sviluppato un interesse particolare per la fotografia, ha lavorato per individuare nuovi talenti italiani, da invitare poi in una collettiva,  a cura di Alessandro Dandini de Sylva, allestita nei padiglioni del MACRO Testaccio, nell’ambito del festival previsto dal 20 settembre al 4 novembre.
Due i vincitori del Premio, che si aggiudicheranno ciascuno una borsa del valore di 3.500 euro, con doppia finalità: supportare la conclusione di un progetto già avviato, ma ancora inedito al momento dell’assegnazione; supportare la produzione di un progetto totalmente nuovo, ideato in occasione del Premio. Una quota di entrambi i lavori sarà acquisita da Graziadei Studio Legale. I candidati (fotografi italiani under 40, con un curriculum già ben avviato) saranno giudicati da una commissione composta da: Marco Delogu (fotografo e direttore artistico di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma); Bartolomeo Pietromarchi (direttore del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma); Francesco Graziadei (avvocato, partner di Graziadei Studio Legale); Paul Wombell (curatore indipendente e attualmente guest curator per l’edizione 2013 de Le Mois de la Photo à Montréal); Francesco Zanot (critico, co-editor della rivista Fantom e direttore del Master in Photography & Visual Design organizzato da Forma in collaborazione con NABA). Le iscrizioni sono aperte fino a venerdì 20 luglio 2012, scrivendo all’indirizzo [email protected].

–  Claudia Giraud

Il link alla pagina del premio

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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