L’Italia e i suoi terremoti. Buone notizie dall’Aquila: arrivano cinque milioni di euro, parte il recupero del Forte Spagnolo e del Museo Nazionale d’Abruzzo

L’Aquila, buone notizie: la ricostruzione porta anche la firma del MiBac e richiede qualche anno. Sono i cinque milioni di euro stanziati per il restauro – oggi divenuto una realtà, con la consegna del cantiere alla ditta incaricata – dell’asse principale del Forte Spagnolo, che fino al 2009 ospitava il Museo Nazionale d’Abruzzo, le sale […]

L’Aquila, buone notizie: la ricostruzione porta anche la firma del MiBac e richiede qualche anno. Sono i cinque milioni di euro stanziati per il restauro – oggi divenuto una realtà, con la consegna del cantiere alla ditta incaricata – dell’asse principale del Forte Spagnolo, che fino al 2009 ospitava il Museo Nazionale d’Abruzzo, le sale espositive dedicate alle mostre temporanee e il famoso “mammuth”, o meglio il suo scheletro, miracolosamente scampato al sisma. Un recupero che teoricamente non dovrebbe fermare l’attività del museo, il quale, stando alle intenzioni, dovrebbe spostarsi con tutta la collezione, anche se momentaneamente, all’ex mattatoio, qualora ovviamente il cantiere fosse aperto anche qui.
Il restauro del Forte sarà finanziato con 1,5 milioni provenienti dai fondi ordinari del MiBac, 1.650 milioni derivanti dal gioco del Lotto (annualità 2010-2011), mentre altro mezzo milione proviene dal Programma Arcus (la società partecipata del ministero) 2011. Tuttavia, spiega Fabrizio Magani, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo, “con questi primi finanziamenti contiamo di recuperare una parte del monumento, che evidentemente ha bisogno di somme ben più ingenti, e precisamente l’asse sud – est ovvero l’ingresso con il colonnato e dove era situato il Museo Nazionale d’Abruzzo, quello maggiormente danneggiato. Secondo i nostri programmi contiamo di terminare questo primo intervento in due anni e mezzo.
Ora, mentre salutiamo con favore queste buone nuove – 5 milioni – che provengono dal capoluogo abruzzese, ci chiediamo, in giornate in cui imperversano simili, tragici terremoti: non sarebbe stato meglio evitare certe “sobrie” parate – 3 milioni -, in favore di un utilizzo meno retorico e più razionale delle risorse?

– Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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