Sempre meno terza forza. Da Willem de Kooning a Jean Michel Basquiat, anche Phillips de Pury scatenata nelle aste newyorkesi

Stime da capogiro anche nella terza serata di aste di contemporaneo a New York, officiata da Phillips de Pury & Company il 10 maggio, per un totale compreso tra $85.9-125 milioni per i 44 lotti in catalogo. Presente anche qui un’opera poetica di Willem de Kooning, che ha fatto parte delle maggiori mostre organizzate in onore […]

Stime da capogiro anche nella terza serata di aste di contemporaneo a New York, officiata da Phillips de Pury & Company il 10 maggio, per un totale compreso tra $85.9-125 milioni per i 44 lotti in catalogo. Presente anche qui un’opera poetica di Willem de Kooning, che ha fatto parte delle maggiori mostre organizzate in onore dell’artista: Untitled VI del 1975, stimata $10-15milioni. Da tenere d’occhio anche Untitled di Jean Michel Basquiat, stimata $8-12 milioni e risalente all’anno maggiormente produttivo dell’artista, il 1981, e rimasta nella stessa collezione tutti questi anni. Non può mancare Andy Warhol, con una delle icone della sua produzione, Mao del 1973, ma anche con Gun, 1981, che rappresenta l’ossessione per le conseguenze e la potenziale violenza che regnava nella società, e Statue of Liberty, 1986.
C’è poi una scultura monumentale del grande maestro Pop Roy Lichtenstein, Brushstroke Nude, 1993, stimata $5-7m, che ritrae un nudo femminile in una spirale di colori e forme verticali. In catalogo – sulla scia della personale al Guggenheim – anche Maurizio Cattelan con Daddy Daddy del 2008, stimato $2,5 – 3,5m, un pinocchio sospeso in un mondo liminale. Infine Christopher Wool con uno dei primi word painting, Untitled (69) del 1992, stimato $2,5-3,5m; e Richard Prince con la sua opera più famosa Untitled (Cowboy), 1980-1984, stimata  $800mila – 1,2m.
Nella Day Sale 173 lotti in catalogo per una stima totale di $10 – 14,3m, con grandi opere come Water Lilies with Japanese Bridge di Roy Lichtenstein, 1992 ($280-350mila);  Cattelan con A Perfect Day, 1999, $250-350mila; Yayoi Kusama, Infinity Nets, 2002, $150-200mila; Christian Marclay, Voices of Venus, 1992, $100-150mila.

– Martina Gambillara

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Martina Gambillara

Martina Gambillara

Martina Gambillara (Padova, 1984), laureata in Economia e Gestione dell'Arte, si è interessata fin dai primi anni dell'università al rapporto tra arte e mercato, culminato nella tesi Specialistica in cui ha indagato il fenomeno della speculazione nel mercato dell'arte cinese…

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