Triennale Design Museum, spazio al colore e alla linea. Gli arcobaleni di Fabio Novembre per un tuffo nel graphic design italiano. Tutte le foto dell’allestimento

Conferenza stampa gremitissima a Milano, venerdì 13 aprile, per la presentazione del quinto progetto di restyling del Triennale Design Museum. E mentre si esponevano concept e linee guida, una squadra composta da decine di operai era ancora al lavoro. Impegnativo l’allestimento, a cura di Fabio Novembre, definito da una struttura a ventaglio di sette colori: […]

Conferenza stampa gremitissima a Milano, venerdì 13 aprile, per la presentazione del quinto progetto di restyling del Triennale Design Museum. E mentre si esponevano concept e linee guida, una squadra composta da decine di operai era ancora al lavoro. Impegnativo l’allestimento, a cura di Fabio Novembre, definito da una struttura a ventaglio di sette colori: due arcobaleni sezionati di profilo, declinati dall’infrarosso all’ultravioletto, che ripartiscono in nove sequenze la mostra TDM5: grafica italiana. L’obiettivo del percorso ultracromatico è restituire legittimità visuale e uno status storico-intellettuale alla grafica italiana, disciplina che ha influenzato il design, fungendo da intermediatrice con le arti plastiche. Partendo dalle premesse storiche, dalle radici culturali e dai momenti-chiave del graphic design italiano, l’esposizione si articola per tipologie di artefatti, lasciando emergere la scrittura come un progetto infinito. Processo che determina e ha determinato la forma dello spazio come segno del tempo.
Lungo il percorso, perfettamente incastonato con le architetture del Triennale Design Museum, i maestri della linea sfilano come su una giostra mirabolante, in una fantasmagoria di colori. Alle pareti e all’interno delle teche sono esposti poster, loghi, caratteri tipografici, diverse corporate image, lettering, texture e i brand ancora oggi più importanti. Sulle piattaforme rialzate dell’allestimento – gabbie aperte che vanno dai toni violetti alle tonalità calde dei rossi – viene reso omaggio a figure di riferimento dell’identità visiva italiana: Ponti, Dudovich, Munari, Depero, Mendini ma anche i leggendari Cappiello e Seneca. TDM5: grafica italiana è stata concepita come un libro, le cui pagine sono fatte, a loro volta, di testi, aneddoti, rievocazioni, personaggi e fenomeni che hanno accompagnato e sostenuto gli sviluppi culturali, sociali, economici e politici d’Italia.

– Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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