L’anima del Torino Jazz Festival? È il Fringe, sulle sponde del Po. Concerti su chiatte galleggianti e contaminazioni tra musica, cinema, teatro, letteratura

Lo sapevate che Louis “Satchmo” Armstrong ha tenuto il suo primo concerto in Italia, proprio a Torino, nel gennaio del 1935? Per la città è il momento di riscoprire la sua vena jazz, dedicandogli un vero e proprio festival dal 27 aprile al 1° maggio, diretto da Dario Salvatori e organizzato dal Comune con la […]

Lo sapevate che Louis “Satchmo” Armstrong ha tenuto il suo primo concerto in Italia, proprio a Torino, nel gennaio del 1935? Per la città è il momento di riscoprire la sua vena jazz, dedicandogli un vero e proprio festival dal 27 aprile al 1° maggio, diretto da Dario Salvatori e organizzato dal Comune con la Fondazione per le Attività Musicali. Due le anime del Torino Jazz Festival. Il cartellone principale, quello più istituzionale e classico, si svolge tutto nel centro storico, tra Piazzale Valdo Fusi (dove si affaccia anche il Jazz Club Torino) e Piazza Castello, che accoglierà  la Grande Festa Jazz del 1° maggio, evento conclusivo con Fabrizio Bosso, Chiara Civello, Stefano Bollani e Peppe Servillo. Il lato più sperimentale, invece, bisogna andarlo a cercare altrove. Per esempio, sulle sponde del Po, dal Parco del Valentino ai Murazzi, in dieci location diverse tra locali, club, circoli di canottaggio, spazi teatrali, chiatte galleggianti. Perché è proprio qui che si svilupperà un’intensa programmazione fatta di contaminazioni musicali, concerti dal vivo ed eventi. Nella sezione Fringe (che significa sponda, bordo, confine), curata da Furio Di Castri, i migliori musicisti torinesi, italiani ed europei, suoneranno a stretto contatto con il pubblico, condividendo spazi e progetti con i più rappresentativi artisti di teatro e di danza della città (tra cui Valter Malosti, Michele Di Mauro e Giorgio Rossi .

carlot ta. jpg L’anima del Torino Jazz Festival? È il Fringe, sulle sponde del Po. Concerti su chiatte galleggianti e contaminazioni tra musica, cinema, teatro, letteratura

Carlot-ta

Eventi da segnalare? Venerdì 27 aprile, ore 19, all’Imbarchino (viale Cagni 37) si terrà l’esibizione della cantautrice torinese Carlot-ta, riconoscibile per lo stile che riprende Tori Amos e Björk. Sabato 28 aprile, alle 22.45, su una chiatta galleggiante sul Po, di fronte al Circolo Canottieri Esperia, a suonare sarà il sassofonista George Robert. Domenica alle 21, al Cap 10100 (corso Moncalieri 18), appuntamento con Walter Malosti, regista-attore tra i più inventivi ed eclettici del panorama italiano, che proporrà insieme al contrabbassista Furio Di Castri lo spettacolo Urlo, ispirato all’omonimo poema di Allen Ginsberg. E arriviamo al lunedì, quando alle 23, al Magazzino sul Po (Murazzi del Po 14/16, lato sinistro). Perico Sambeat reinterpreterà insieme alla Multikulti Orkestra il grande rock dei Led Zeppelin. Mentre dalla mezzanotte, fino a tardi, lo storico locale dei Murazzi Giancarlo (Murazzi del Po 49, lato destro) riserverà una sorpresa per tutti gli amanti delle colonne sonore cinematografiche, con il trombettista Giorgio Li Calzi, già collaboratore di Enrico Rava, che suonerà in Trio le musiche di Ennio Morricone.
Sono coinvolti anche il Circolo dei lettori e il Museo Nazionale del Cinema, che, in occasione della prima edizione della kermesse, hanno costruito un programma di incontri sullo speciale scambio fra letteratura, cinema e musica.

– Claudia Giraud

torinojazzfestival.it

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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