Un po’ scuola, un po’ albergo. Essenziale, giovane e molto creativo: è l’ostello italiano del futuro. Anzi l’ostHello. Dove si dorme, ma si fa anche cinema, teatro, arte…

Mentre gli 84esimi Academy Awards si sono conclusi con il super successo di The Artists, omaggio al cinema muto di Michel Azanavicius, nel Bel Paese prende corpo un progetto, promosso dall’AIG (Associazione Italiana Alberghi per la gioventù) e dal Ministero della Gioventù, per la diffusione non solo della settima arte ma anche del teatro, del […]

Mentre gli 84esimi Academy Awards si sono conclusi con il super successo di The Artists, omaggio al cinema muto di Michel Azanavicius, nel Bel Paese prende corpo un progetto, promosso dall’AIG (Associazione Italiana Alberghi per la gioventù) e dal Ministero della Gioventù, per la diffusione non solo della settima arte ma anche del teatro, del giornalismo, dell’arte e della musica. L’obiettivo? Potenziare la rete degli ostelli italiani, affinché diventino centri di aggregazione giovanile per attività culturali, luoghi per residenze artistiche, laboratori d’arte e centri per la didattica formativa, perfettamente attrezzati e al servizio degli ospiti.
Il progetto, che è ancora in fase di start up ma è destinato ad un rapido ampliamento, è stato simpaticamente battezzato ostHello (per fortuna nessun reale riferimento a Hostel, la celeberrima pellicola horror prodotta da Tarantino!). Punti strategici: per la musica gli ostelli di Bologna e Perugia; Cagliari e Firenze per il cinema; Trieste per il giornalismo; Matera per le arti visive; Genova e Napoli per il teatro.
Gianfrancesco Lazotti, regista televisivo e cinematografico, responsabile della sezione “Cinema” ci ha illustrato l’attuale andamento dei corsi – tutti gratuiti e accessibili tramite iscrizioni al sito web – nel fiorentino Villa Camerata e nel cagliaritano Ostello Marina: “Sono già attive una sala cinema ed una per il montaggio professionale. Inoltre, ogni settimana nel week end organizziamo seminari dalla scenografia alla regia, montaggio, recitazione. Pensiamo di proporre tutte le tappe della filiera che conduce alla realizzazione di un audiovisivo, dal soggetto al montaggio, così che i giovani che intendano avvicinarsi a questa materia, senza avere ancora le idee chiare, possano alla fine orientarsi nella specializzazione che riterranno più affine”.

– Caterina Misuraca

www.osthello.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Caterina Misuraca

Caterina Misuraca

Caterina Misuraca nata a Lamezia Terme nel 1976. Vive e lavora a Milano. Laurea all’Università di Bologna in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo. Giornalista di cronaca, politica, costume e società. Curatrice mostre d’arte sociale (tra queste: OggettInstabili…

Scopri di più