Ri-pensare concreto

A Milano, alla Galleria Bianconi, opere di Crippa, Davico, Nativi, Nigro e Soldati ripercorrono - fino all’8 ottobre - il futuro del Concretismo in Italia. Stili, tecniche e determinazioni formali sono ben noti, ma fra le opere si torna a leggere l'armonia dell'appartenenza.

Negli spazi arcuati della Galleria Bianconi, cinque artisti ripercorrono in nuce alcuni passaggi pittorici dell’avventura Concreta italiana. Sulla scia lucente di Atanasio Soldati, fanno seguito le tessiture mentali di Mario Nigro, Mario Davico, Gualtiero Nativi e Roberto Crippa. Dipinti su tela e opere su carta riportano in vita una parte dell’astrattismo sensibile concreto, fenomeno estetico che si sviluppò tra la fine degli anni ‘40 e il primo quinquennio degli anni ‘50.

Questa collettiva curatissima (sia per l’immediatezza dell’allestimento che per la selezione delle opere) non ha alcuna pretesa esaustiva, eppure si presenta, fin dall’esterno degli spazi a lei dedicati, con chiara determinazione. Per ciascuno dei protagonisti della mostra, infatti, sono stati esposti pochi lavori, lasciando più rilevanza alla riscoperta di Davico e alla sua ricerca cromatica, dall’attitudine maggiormente malinconica.

Ginevra Bria

Milano // fino all’8 ottobre 2011
Pensare concreto
a cura di Flaminio Gualdoni
www.galleriabianconi.com


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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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