Nostalgia, nostalgia canaglia

Nostalgia, nostalgia canaglia Un titolo a mo’ di Scarabeo e poi l’immagine, in movimento, warholiana. Perché chiunque merita qualche minuto di fama. A pensarci c’è Conrad Ventur, a Roma da Unosunove. Da “non dimenticare”, almeno fino al 28 maggio.

La Galleria Unosunove riserva un’accoglienza fredda, pur non arrivando a concedere lo shock termico della vasca di reazione. Nothing is New Except What Has Been Forgotten di Conrad Ventur (Seattle, 1977; vive a New York) sa del freddo umido e burocratico degli archivi, del crudo battito dei fax, di plastica ingiallita. L’opera conduce il visitatore sugli inevitabili sentieri dell’esercizio concettuale, scarnifica il senso estetico, lasciando intatto il processo genetico; toglie la polpa per lasciare la buccia.

La vera anima della mostra ha un cuore buio, riflessivo. L’artista bussa alla tomba di Andy Wahrol, sfodera gli Screen Tests in 16mm (Revisited tra il 2009 e il 2011). Quarantacinque anni dopo, gli stessi volti ieratici confessano i loro settantavoltesette minuti di fama e, con domestica dimestichezza, il tempo impresso tra le rughe.

Luca Labanca

Roma // fino al 28 maggio 2011
Conrad Ventur – Over the long haul
www.unosunove.com

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Luca Labanca

Luca Labanca

Luca Labanca si muove nel 2006 da Varese a Bologna per iniziare il percorso di studi del DAMS, curriculum Arte. Negli anni di residenza bolognese collabora stabilmente col bimestrale d’arte e cultura ART Journal, contemporaneamente idea e sviluppa progetti ed…

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